domenica 7 dicembre 2008

BASTA BASTA BASTA

Il politically correct non è mai stato il mio forte, ora meno che mai. Le ultime notizie sulla "guerra fra procure" che leggo sui giornali, mi spinge a a fare ancora peggio.

Napolitano, CSM, Giornali (tranne forse un paio di micro eccezioni), Politici (ovviamente), ALFANO (merita il lacchè la solita menzione d'onore) tutti riuniti in un solo altisonante "ANDATEVENE A FANCULO".

Non ci sono altri giudizi possibili, non ci sono altre parole per descrivere lo schifo che mi fate.
Riepilogo la storia per poter tornare ai fatti, per tornare a paralre del reale, per vedere, come al solito, che la cortina di fumo che si sparge intorno ai questi è funzionale a coprire tutto e ad anticipare il peggio che verrà (e verrà sotto forma di separiamo le carriere come voleva il grande Venerabile Gelli, perchè sarà questo l'epilogo!!!).

I fatti ci raccontano che un PM, De Magistris, viene accusato di portare avanti in maniera discutibile 3 inchieste (Poseidone, Why Not e Toghe Lucane) che coinvolgono poteri "forti". Nelle tre inchieste, a vario titolo, vengono coinvolti giudici (della procura di Matera), politici (esponenti calabresi di AN, FI e UDC, dove spicca il nome di Cesa), Ministri (Mastella), fino alla commisione europea (nel nome di Prodi quale presidente della medesima all'epoca dei fatti). Le accuse spaziano dall'incompetenza fino alla strumentalizzazione, fino all'arrivare all'abuso per aver coinvolto i piani alti della politica e dell'imprenditoria. Il putiferio che si genera (Ministro indagato che indaga sull'indagatore) si risolve con la cacciata del De Magistris a Napoli (e anche qui la logica vorrebbe che se quest'uomo è un incapace come dicono dovrebbe essere espulso non spostato) e "l'avvocazione" delle indagini da parte del Procuratore Generale di Catanzaro, che provvederà in tempi rapidi a togliere i nomi più scomodi dalle indagini.

Sembrava finita. Sembrava la solita storia del magistrato cacciato perchè scomodo (tant'è che immediatamente dopo fa la stessa fine La Forleo, per aver osato altrettanto e per essere riuscita a rovinare la festa a Latorre e amici. PD e PDL un magistrato cacciato a testa).

Fortunatamente (n.d.d.a. ovvero nota di dignità che ci aggiunge l'autore) la procura di Salerno (che indaga su quello che combina la procura di Catanzaro) continua, anche dopo la cacciata del De Magistris e arriva alla maxi perquisizione di Catanzaro perchè trova il marcio di cui ha sempre parlato de Magistris e non trova invece i fatti della sua incompetenza. Sempre per assegnare meriti nello schifo, vi invito a leggere il passaggio dell'odierno articolo di D'Avanzo su Repubblica in cui fa passare De Magistris per un racomandato che entra in procura quando gli pare per denunciare, fortuna che non tocca a noi comuni mortali:

"A quel che si capisce, ogni volta che aveva la voglia o la necessità di mettere a verbale una nuova circostanza, suggestione, sospetto o ricordo del complotto che lo avrebbe fermato, De Magistris entrava nella stanza dei pubblici ministeri e rendeva la sua testimonianza. Una fortuna e un'attenzione che pochi "denuncianti" ricevono nelle procure italiane. "
D'Avanzo, a lei il mio personalissimo Vaffanculo!!!
(Non le passa per la testa che la gravità della cosa richiedesse un'attenzione maggiore del solito su questi fatti)

E qui succede il patatrac: Catanzaro denuncia le indagini e ne avvia di sue contro Salerno (NON PUO' CAZZO NON PUO', è anticostituzionale!!!!! Poteva al massimo rivolgersi a Napoli, competente per quel che combina Salerno). Denuncia la pesantezza e l'umiliazione ricevuta (PM denudati e perquisizioni negli zaini della scuola dei poveri pueri figli degli indagati. Ringrazziassero che non avevano percing sennò je li strappavano di dosso in stile Diaz.).

Ricapitolando brevemente abbiamo: un PM indagato che denuncia pressioni per i motivi delle sue indagini che viene "sollevato" (fisicamente con calcio in culo) dagli stessi indagati, e si rivolge a chi (Salerno) dovrebbe giudicare il suo operato e quello della sua procura, che riscontra evidenze fortissime dei fatti denunciati, tant'è che si arriva ad una maxi-perquisizione nei confronti dei suoi colleghi (Catanzaro), che incostituzionalemente contro-denunciano i controllori (Salerno) per la brutalità del loro operato.
Riassunta così mi pare chiara la situazione (ben vengano aggiunte nei commenti al post).

Risultato finale: CSM che in meno di 48 ore caccia entrambi i Procuratori Generali per "incompatibilità ambientale" (ricevendo pure i complimenti per la celerità), ovvero, togliamo i due principali attori dalla scena in modo da riuscire ad affossare tutto di nuovo, anche perchè oramai avevamo fatto dimenticare il tutto, reso De Magistris innocuo (visto che ora non è più PM che indaga, ma giudice che decide delle indagini altrui e quindi basterà non sottoporgli casi scomodi su cui potrebbe contribuire a far uscire la verità).

Come si arriva a questo??
Come far passare un risultato così differente da quello che la logica delle cose avrebbe voluto e dovuto imporre??

Perchè ci pensa Napolitano a scagliarsi contro chi fa il proprio dovere nel rispetto del ruolo a cui è chiamato, sparando a zero su Salerno e difendendo Catanzaro (e se qualcuno mi dice che è un'intepretazione forzata, giuro che lo costringo a leggere tutta la lettera di denuncia inviata dal presidente del CSM, il cui tono è assolutamente chiaro).

Ci pensa il CSM a cacciare, in un attimo, sia chi sta facendo i cazzi propri (Catanzaro) contro la legge e contro la costituzione, ma anche chi sta seguendo obblighi e doveri che la legge impone al proprio ruolo (Salerno) . Come a dire, se osate alzare polveroni, poi si spara ad alzo zero.

Ci pensano i giornali schierati nel far sembrare tutto un pasticcio di incompetenza e lotte intestine della magistratura (esamplare il post odierno di Travaglio sull'uniformità dei titoli italiani sulla faccenda), mettendo sullo stesso piano chi il suo dovere lo fa (e al limite si potrebbe discutere sul come, semmai ci sia bisogno di questa inutilità) e chi invece fa il cazzo che gli pare per nascondere le proprie colpe.

Ci pensano i politici a dire che i magistrati fanno schifo e che indagano a caso e male, ed è solo per questo che loro, al servizio dello Stato indefessamente, finiscono sui banchi degli indagati (metaforicamente parlando si intende) e nella gogna mediatica (che si spertica a dirci che grand'uomo è ad esempio questo Del Turco che nelle avversità della prigione, si dedica a letture, pittura e incontri umani toccanti. Come dire SANTO SUBITO!!!).

Ci pensa Alfano a dire che vista la situazione si debbono dividere queste benedette carriere perchè la giustizia non funziona, tirando fuori questa conclusione non so in base a cosa, e mandando un chiaro segnale a quel barlume di onestà rimasto nel PD per fargli capire che se non collaborano allo smantellamento della magistratura c'è rischio che sti giudici arrivino ad indagare ancora più pesantemente su di loro.

Vorrei definirla farsa, ma è il mio paese.
Vorrei riderne e ascoltarmi qualche pezzo satirico sull'accaduto, ma è il mio paese.
Vorrei dimenticare tutto questo, ma è il mio paese.
Vorrei vivere in un altro posto, ma è il mio paese.

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