giovedì 31 luglio 2008

Schiavi /Precari


Sono un po' di giorni che non scrivo, fortunatamente ho potuto distrarmi esplorando il territorio trentino in ottima compagnia.

Certo rientrare è stato particolarmente tosto. Le notizie del giorno confermano lo schifo generale: lavoratori a tempo determinato prima privati dei diritti, poi forse restituiti, adesso tolti solo per quelli che hanno cause in corso (perchè alle Poste sono distratti e hanno sbagliato qualche contratto, e sia mai che siano "loro" a pagare).

Ministri
che hanno il coraggio di dire "scusate abbiamo sbagliato, la legge doveva risolvere solo il caso delle Poste, e adesso abbiamo rimesso a posto le cose" dovrebbero essere presi a pedate nel sedere fino a che non abbiano fatto il giro del Paese. Giocate con le nostre vite dai vostri dorati palazzi. Se c'è una legge, che già fa schifo, la si può anche ulteriormente ignorare perchè arriva l'immancabile sanatoria del PDL (che credo batta ogni record a riguardo).

Così deve andare: noi sempre più schiavi e senza diritti. Perchè "a tempo determinato" non esiste malattia, ferie, protesta, rifiuto, ma tutto si abdica per "tirare a campare". Qualche anno fa si voleva abrogare l'articolo 18, per ottenere gli stessi subdoli risultati. Li si è riusciti ad evitare il peggio (o forse si sono resi conto che molti mega-manager rientravano nel calderone), adesso con una legge schifosa come la 30, il problema non si pone. Non arriveremo mai a godere dell'articolo 18, in un paese di eterni precari. Gente svegliamoci!!!
(E mi raccomando nessuno tocchi Biagi, ma nessuno ricordi neanche che l'altra metà della sua bozza, quella degli ammortizzatori sociali e dei maggiori costi per le aziende, non è mai stat presa in considerazione, perchè le caste non vogliono).

Il lavoro a tempo determinato o a progetto deve costare di più alle aziende, ed essere meglio retribuito del lavoro a tempo indeterminato, o altrimenti non si avranno mai i soldi per coprire i periodi di buco e le aziende faranno sempre i loro porci comodi (sfruttando la situazione di schiavi/precari istituzionalizzati). Se esistesse una forza politica (magari di sinistra, che tanto parlano di lavoratori) che facesse questo discorso vincerebbe le elezioni a mani basse (se non fra 5 anni, al massimo fra 10, tempo che si diventi tutti precari, sempre che esista ancora qualcosa fra 5-10 anni).

Il lavoro precario nasce per dare alle aziende la possibilità di rispondere a periodi di particolare carico di lavoro, e quindi anche di particolare guadagno. In un paese civile quel guadagno dovrebbere essere maggiormente distribuito, perchè basato sul sacrificio di chi accetta di venire a lavorare per te per un periodo "determinato", con tutti i dasagi che ciò comporta.

Se sento ancora Confidustria, covo di sfruttatori sempre più ricchi e privi di ogni minimo ritegno (ci vuole il coraggio della supponenza della Mercegaglia per evitare di tacere sul regalo del governo, e dire bene così, serve flessibilità). "Cari" signori, casta di nepostisti, inetti, capaci di rischiare solo con il culo altrui, di fare soldi con sovvenzioni e sfruttamento, avete affossato questo paese per il vostro guadagno, spero che la pagherete cara. (Non sono religioso, ma non basterebbero i gironi dell'inferno a contenervi tutti).

Scioperiamo, boicottiamo, qualsiasi cosa pur di fermare questo schifo. I nostri padri (forse nel mio caso nonni) avevano meno istruzione, meno ricchezza e buttarano all'aria il mondo per costruirne uno migliore.

Li rispetto profondamente, anche se probabilmente hanno fallito
. Perchè chi combatte ha già vinto in partenza, nella propria dignità!! (e se fossimo più civili capiremmo che già essere degni di definirci persone e cittadi ni è un gran risultato).
Loro sono scesi dal divano, non sono rimasti davanti alla TV o allo stadio, e hanno rischiato avendo tutto da perdere, noi vergogniamoci di essere i loro figli, ma nell'intimo delle nostre casucce.

sabato 26 luglio 2008

E meno male che ci difendono loro

Il PD oramai è andato. Sempre più coinvolto, fra scandali (Telecom - Tavaroli e Abruzzo - Del Turco), non trovano meglio da fare che aprire verso l'UDC (con uomini del calibro del pluricondannato Cesa, tanto per fare esempi nobili). Faccio finta di stupirmene, ma cercare di riportare all'ovile i transfughi del PDL, perchè di questo si tratta, è una delle tante missioni impossibili che il mitico Uolter può compiere. (D'altronde anche perdere Roma, dopo averla governata tutto sommato bene, palazzinari a parte, non era così semplice.)

Quello che proprio non mi dà pace è la sinistra italiana. Dopo l'annullamento delle scorse elezioni, cominciano a muovere i primi passi, che dovrebbero essere nel nome di un sonoro cambiamento, visto che Pecoraro - Scanio, Diliberto e soprattutto cachemere Bertinotti hanno sperperato quel 10% di conseni che avevano (credo che le percentuali fossero anche maggiori, ma rimango al sicuro e cito solo quella di Rifondazione).

Momento triste, difficile, che dovrebbe invitare alla ragionevolezza e alla coesione (interna ed esterna), aprire ad idee nuove, e quindi nuovi leader, rivedere rapporti e situazioni, soprattutto perchè nel frattempo la macchina da guerra del Berluska distrugge tutto (oggi si parla di un emendamento alla finanziaria che annullerà la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato per i precari i cui datori di lavoro non abbiano rispettato le pochissime regole che prevedono l'obbligo di passaggio determinato - indeterminato, ma solo una multa).

E la reazione: i verdi eleggono la Francescato, che prende tempo, Diliberto confermato (almeno ha proposto la riunificazione dei comunisti), Rifondazione in un capolavoro di divisioni interne (5 mozioni congressuali e due possibili segretari che se la giocano su qualche punto percentuali).
Ciliegina sulla torta il distinguo che tutti fanno dal "giustizialismo" di Di Pietro, l'unica voce che rompe le scatole allo schifo dilagante. (Giordano al congresso che si sta svolgendo in questi giorni ha fatto ironia sul tema).

Ma si può essere più imbeccili. Coltivatevi un orticello che non esisterà più fra meno di un anno.
Ho capito che volete difendere quel misero 3% che avete, ma cosa pensate di farci?? Non contate più nulla lo volete capire!!!!!!!
Sono tutti schierati per distruggervi (PDL, PD, UDC,Chiesa, Sindacati, TV, Stampa) volete proprio rendergli la vita così facile da fare harakiri da soli??

Anch'io non apprezzo la posizione di Di Pietro su alcuni temi, per esempio il G8, ma perchè non cercare di cooperare sul fatto che è l'unico che difende la gente, che sta facendo un'opposizione seria. Perchè non aprire a Beppe Grillo, che è l'unico che propone idee nuove e che innalza la volontà della gente al primo posto. Perchè non tornare in piazza, ma non a manifestare, ma a sentire come se la passa la gente.

La Linke tedesca
lo ha fatto, e adesso, con i giovani e con un progetto serio, ha riconquistato percentuali che la nostra sinistra si sognerà probabilmente per sempre.

Si consiglia un viaggetto in Germania, una cura di umiltà, una massiccia astinenza da caxxate e sparate vetero-comuniste. Se non dovesse bastare, fatevi consigliare da Zapatero, che è al secondo mandato.

PS: Don Camillo e Peppone fanno ridere, ma la maggiorparte dei giovani non li conosce neanche.

giovedì 24 luglio 2008

Avanti verso l'abisso


Come da programma, dopo aver scoperto l'acqua calda nel precedente post, il "caro" Napolitano firma alla velocità della luce il lodo Alfogna e finalmente il povero Berluska potrà dedicare il sabato mattina al nostre bene. Che brividi!!!

Rimangono come al solito gli eroi dell' IDV a protestare e a preparare le uniche contromosse possibili: referendum abrogativi. Ma i tempi per la messa della "macchina referendaria" sono lunghi e con le nubi delle modifiche minacciate contro l'ordinamento giudiziario, qui va a finire che prima che le necessarie firme siano raccolte siamo già belli e finiti.
Registro solo che il PD tanto per cambiare esita, perchè si sa la magistratura è sempre più invisa agli italiani, come ci ricorda La Repubblica, sempre pronta a rispondere alla chiamata.

E allora sollevo un piccolo spunto di ragionamento: Travaglio, nel suo blog in comproprietà con Gomez e Corrias, sosteneva qualche giorno fa (19/07) che l'ulteriore accanimento del Berluska contro i giudici fosse sinonimo di qualche altra grossa mina in arrivo, come storicamente sempre avvenuto. D'altronde allora era ad un passo dall'immunità, se fosse solo il processo Mills il suo problema avrebbe già risolto. Detto fatto, da qualche giorno sta crescendo in un silenzio assordante, il caso delle dichiarazioni di Tavaroli sul malaffare Telecom-Tronchetti-DS, ma tanto secondo me prima o poi anche lui, o qualcuno dei suoi intimi, salterà fuori come coinvolto.

Se così fosse perchè neanche l'immunità è una ratio che basta?? Perchè probabilmente qui verrà fuori l'ennesimo walzer degli orrori che potrebbe portare alla seconda Tangentopoli (candido la Forleo, che deve sbrigarsi a lasciare Milano,De Magistrisi e Woodcock nel ruolo che fu di Di Pietro o di Davigo o di Borrelli e di tutti gli altri grandi magiostrati del periodo). Non credo, sarebbe bello, ma allora fu la genialità dei giudici e una serie di circostanze a rompere lo schieramento e il muro del silenzio. Forza ragazzi, fateci sognare ancora.

Ed è qui che arriva il mio ragionamento: se i magistrati sono tanto asserviti al potere, come da dichiarazzioni del PDL, e sioprattutto come da relativo bombardamento mediatico, perchè mai si sbattono tanto per metterli ancora di più sotto controllo e per togliergli soldi e strumenti di lavoro (alias intercettazioni)??
Io la mia risposta ce l'ho, fatevi,la vostra.

Infine, nota di colore, siamo agli albori del passaggio dalla II repubblica alla III monarchia. Il lodo Alfano, secondo le molteplici dichiarazioni Pidielline, avvicina l'Italia agli ordinamenti degli altri stati europei, ma questo tipo di immunità è prevista solo dalla Spagna (leggermente diversa) e dalla Gran Bretagna, ma non per i politici, bensì per i sovrani (re o regine che siano).
A questo punto la logica conseguenza è: viva il re Silvio I!!

martedì 22 luglio 2008

Presidente!!!



Apro il post di oggi con un rapidissimo accenno alla situazione di Napoli. La propaganda sta battendo sempre più forte. Italia uno dedica un'intera serata ai rifiuti di Napoli ( e si che è un canale così attento alle problematiche dell'informazione da avere un telegiornale che al confronto novella 2000 è una rivista di alta cultura).

Tutti felici, tutti contenti i rifiuti non ci sono più e si sono scongiurate le malattie. Ancora una volta spero che sia vero. Non mi sono ancora documentato per benino. Mi dispiace però vedere l'uso mediatico che se ne fa. Non ci provano neanche ad essere credibili.

Dove sono finiti gli oppositori alle discariche di Chiaiano?? E siamo sicuri che sia tutto così meravigliosamente pulito??. I rioni più popolari sono nelle stesse condizioni del centro??. Mi devo informare. Mi dispiace vedere che la gente non percepisce come sia usata per fare bello il Berluska.
L'unico vero motivo del miracolo: la propaganda. "Vi tolgo i rifiuti, voi toglietemi i processi "(così si barattano diritti civili con dittature incivili).

Purtroppo immagino già i casini che fra qualche anno gli inceneritori, ops scusate i termovalorizzatori, oppure i bruciaMerda, porterranno a
in quei territori. E addio mozzarella di bufala per sempre. Ma tornerò sull'argomento quando avrò informazioni più complete.

Oggi devo segnare la definitiva scomparsa anche dell'ultimo possibile baluardo al Berluska. Caro Presidente Napolitano, il suo comportamento oramai la rende sospettosamente colpevole. Finchè propinava le solite chiacchere su dialogo e sulle riforme condivise si poteva ancora difendere il suo operato attraverso il "ruolo istituzionale". Cosa dovrebbe fare un Presidente alla vigilia di un nuovo governo, sparare a zero sul nuovo (nuovo???) arrivato? Non sarebbe serio. Magari si poteva pensare (sperare) che il dialogo con un'opposizione seria avrebbe mediato sui terribili progetti annunciati da Partito delle Libertà, arrivando a leggi meno vergognose. Ma adesso?

Il Progetto Piano per la rinascita Democratica 2 (e leggetevelo qui per conferma) procede a gonfie vele, la magistratura, unico poter ancora non integrato (insieme ipoteticamente al Suo) messa alla berlina, leggi ad personam a go go, cos'altro dovrebbe succedere per avere una reazione??

E lui?? Prima se ne va in Russia, a fare affari per gli imprenditori italiani (e solo per loro), e in una conferenza stampa dichiara di non potersi occupare dei problemi della giustizia russa ( e relativi diritti sociali violati), ha già troppi problemi con quel che succede in Italia. Capisco: non si sputa nel piatto in cui si è venuti a mangiare. E allora al ritorno, dichiarazioni bomba, pensavo io.

Detto fatto: attacco ai magistrati per la spettacolarizzazione dei processi (con tanto di eco del presidente dell'autorità per la privacy che conferma) e le violazioni della privacy dei cittadini, con tanto di sentenze che sui giornali vanno in un modo e poi finisco in un altro (come se la prescrizione fosse un assoluzione).
Cito testualmente: "Nel momento in cui si riscontra una tendenza alla spettacolarizzazione dei processi, connotata anche dalla divulgazione di notizie attinenti a terzi estranei alle vicende che ne costituiscono oggetto, occorre recuperare equilibrio per assicurare il rispetto della dignità e del decoro delle persone coinvolte". (da la Repubblica del 21/07).

Mi scusi: ma il decoro degli Italiani?? Il decoro di chi è informato su questi processi e sa che c'è molto più marcio di come vanno a finire?? Di chi conosce almeno un po' delle malefatte di quelli che siedono in parlamento?? (Potrei dilungarmi; vi consiglio di leggere Se li conosci li eviti di Travaglio e Gomez per capire meglio).

Inoltre che Napolitano si sia dimenticato di essere anche il presidente del CSM, perennemente sotto attacco??. Gli attacchi all'organo più importante del potere legislativo dovrebbero riguardarlo, anzi se interpretasse decentemente il suo mandato, dovrebbe azzittire questi attacchi strumentali e palesemente in contrasto con la realtà dei fatti, altro che processi spettacolarizzati. A questo punto mi aspetto anche lo stacchetto "Italia Uno", magari in mezzo ad un gruppo di corazzieri. (Voglio i diritti SIAE se lo fa).

Con questo clima sperare che possa essere Lui uno dei contro-poteri, potendo bloccare la promulgazione delle leggi del parlamento (almeno al primo giro), come previsto dalla nostra costituzione, è veramente un sogno. Credo si tratti dell'ennesimo caso di ex-comunista convertito. (e ancora me le ricordo le storie alla sua elezione) E dire che lo reputavo un po' più decente dei vari Fede, Bondi, Ferrara, e compagnia bella.

Signori, saltata la magistratura, presumibilmente da settembre in poi (forse qualcosa di più causa federalismo fiscale), la maschera sulla dittatura sarà definitivamente calata.
Chissà quando se ne accorgeranno anche gli italiani medi. (o chissà SE mai se ne accorgeranno).

Cari Italiani, tranquilli, il prossimo campionato inizierà, immancabilmente, a settembre.

domenica 20 luglio 2008

Fegato e Struzzi

Nella situazione in cui ci troviamo incontro un bel po' di persone che, sopraffatte dagli eventi, di trovano come me a dover decidere cosa fare: farsi scoppiare il fegato o infilare la testa nella sabbia come struzzi.

Sono queste le due scelte che mi trovo a fronteggiare ogni giorno: leggere l'ennesimo blog o articolo pieno di cattive e terribili notizie, l'ennesimo libro che mi chiarisce un pezzettino di più della dittatura attualmente in atto, oppure fregarmene: vado al mare e chi s'è visto s'è visto.

Appartengo alla categoria che ha il fegato abituato a soffrire e fino a che non deciderà di cambiare padrone (e lo capirei anche per altri motivi) credo che troverò la forza per informarmi, rompere al prossimo, e fare il mio dovere (mai abbastanza per carità)!!

Certo io sono una persona fortunata: cresciuto in una famiglia benestante e che ha puntato sulla cultura per darmi gli strumenti per stare al mondo, posso permettermi il lusso, perchè oramai di questo si parla, di avere un impegno, portare avanti le mie idee e avere gli strumenti per non abboccare a tutte le bugie che girano. (Bhè anch'io ci ho messo del mio)
Magari cerco di essere anche un po' cittadino (d'Italia e del Mondo).

Una volta ero più morbido con chi non ce la faceva e decideva di fregarsene del pubblico, pensando a sè steso/a e cercando di sbarcare il lunario in questi tempi difficili. Credo che anche questa strategia sia meditata. Se sei preso nel sopravvivere è difficile riuscire anche a vivere (contratti a progetto); se non hai cultura non hai gli strumenti per capire che il Totti-pensiero non ti porterà lontano (e non è un caso il progressivo disfarsi della scuola o di ogni possibile valore, dagli ideali alla religione. Consiglio l'ascolto di "Pimpami la storia" di Caparezza).

Riuscire ad interessarsi ad altro, rischiare esprimendo il proprio pensiero (che sia politico o contro il dataore di lavoro, ad esempio), avere il coraggio delle proprie idee non è per pochi fessi. Capite che deve essere per tutti. Un paese di cittadini non si fà opprimere come un paese di veline e calciatori.

Ho amici e amiche che hanno una vita difficile per motivi diversi e quindi non mi sono mai sentito di condannare chi semplicemente se ne fregava, pensando che tanto le cose sono sempre andate così, che non cambieranno per il loro operato e che se sono sopravvissuti i nostri genitori, sopravviveremo pure noi. (Sono totalmente intollerante verso chi lo fa per semplice stupidità)

Adesso credo di non potere più dare questo beneficio a nessuno. Prima di tutto ai tanti ignoranti ( e lasciamolo solo nel senso "ignorano", prima di prendere accezzioni più generali) che subiscono due spicci di informazione e rimangono neutrali rispetto alla situazione. Preferisco (quasi) chi condivide il Berluska pensiero (ingredienti: menzogna, sopraffazione, assoluta mancanza di responsabilità, sopraffazione del prossimo. Consigliata sopra una spuzzata di onnipotenza), almeno posso catalogarli nel campo degli avversari. Gli inermi non possono più permettersi questo lusso, altrimenti saranno complici (perchè di questi tempi il sielnzio e assenso).

Signori e signore della categoria, prima che sia troppo tardi, rendetevi conto che presto ci troveremo in una situazione di conclamata sudditanza, in cui ci mancheranno anche le più elementari conquiste sociali, come il diritto a decidere chi ci governa, la possibilità di esprimere il nostro pensiero (adesso si limitano solo a distorcere e nascondere chi non fa parte del gioco), la possibilità di scegliere buona parte della nostra vita (dal lavoro, fino a non so cos'altro).

Quel giorno è sempre più vicino, vi consiglio di prepararvi.

sabato 19 luglio 2008

Esperienze positive

Non mi voglio ridurre come un telegiornale, a raccontare e parlare solo di sfighe e cose brutte, qundi mi sembra doveroso inserire, di tanto in tanto, qualche buona notizia o qualche piccola isola di felicità per poter allegerire un po' i contenuti.

Sto lavorando a Trento da un po' di tempo e mi accorgo di aver trovato, seppur con i suoi difetti, una città che ancora sa difendersi dal medioevo che ha devastato il resto d'Italia.
Trento è una bella città, sicuramente non una megalopoli, in cui la gente ha un modo di ragionare assolutamente originale, per i tempi che corrono. Si vede ad un primo contatto con gli abitanti quel distacco tipico della gente del nord, che non sfocia però nell'emarginazione di terroni (con rispetto parlando ci mancherebbe), o extra comunitari (tant'è che la lega quassù fatica a dilagare, seppur con qualche cedimento).
Io sono abituato alla calda espansività una volta era un tratto distintivo dei romani, quindi magari fatico ad interaggire con questo distacco, ma non la giudico una cosa brutta, solo una differenza rispetto al mondo che mi circondava.

Qui la gente conosce ancora il senso della partecipazione alla vita pubblica, e sa ragionare non come un insieme di egoismi, ma come un gruppo di persone che si organizzano in una comunità, in cui il successo del singolo ha poi riflessi per tutti. Guardandomi in giro capisco che questa è una zona in cui esiste molto benessere, si capisce dalle macchine, dai negozi, o da altri possibili indicatori sociali che fanno capire il livello economico di un posto. Il Trentino riceve finanziamenti per il suo statuto speciale, e credo che da questo dipenda il tenore di vita locale, ma non è certo l'assistenzialismo che ha fatto la fortuna di quest'area.

La fortuna di questa gente è la capacità di autodeterminarsi in una forma che rende molto difficile la vita a chi non vuole partecipare alla comunità, ma ne vuole parassitariamente rubare le risorse. La gente è informata, segue la vita della provincia (dimensione forse più corretta per questo tipo di ragionamenti che la sola città), interpreta bene lo status di cittadino, svolgendo i propri doveri e richiedendo con forza i propri diritti. Qui i servizi funzionano e spesso sono gratis ( a partire dalla rete WIFI pubblica da cui sto scrivendo, ma ci sono esempi anche più importanti), gli ospedali funzionano, le strade sono pulite e ben asfaltate, le scuole sono le migliori di Italia (vedere l'esempio del Liceo di Cles che nei test internazionali batte anche i liceii svedesi o norvegesi generalmente in cima a tutte le classifiche), la provincia, il comune e le altre istituzioni fanno il loro dovere.

Perchè qui si e nel resto dell'Italia no?? Perchè qui è la gente ad esercitare il primo controllo sociale reciproco. Se butti una sigaretta per terra, è la persona al tuo fianco che si inalbera (per rimanere sul fine) e ti costringe a raccoglierla. E questo vale per tutte le cose. E' la società che controlla se stessa, producendo servizi che funzionano, mettendo alla berlina i ladri e i parassiti. Forse esagerano (spesso capita di leggere sul'Adige, uno dei giornali locali, delle sparate assolutamente esagerate rispetto alle dimensioni dei problemi), ma sicuramente possono insegnare al resto dell'Italia come si crea una società da un insieme di persone.

Trentini per favore, spargetevi e date il buon esempio a tutti gli altri.

E' tutto a posto, non c'è più la monnezza

Notizia del giorno è la generale "ripulita" di Napoli. E' "finita 'a munnezza". Servizi in pompa magna (manca che ci chiamino porta a porta per avvisarci, casomai ci fosse sfuggito). Spero che sia vero. In ogni caso so distinguere il giornalismo dalla propaganda; ho la fortuna di avere "informatori" in loco, e quindi mi farò dire. Mantengo vivo il gusto di chiedere a chi sa, tante volte ci fosse una cattiva informazione. (Per distrazione, non sospetterei mai che possa essere per volontaria scelta). Il dubbio mi rimane, ma è quasi inutile. Già solo il pre-confezionamento, la strategia, il rullo di tamburi e i fuochi di artificio che accompagnano il lieto evento, chiarisce che il motore propulsore del tutto è solamente la resa mediatica della notizia.

Si sa che oramai, per ignoranza e stupidità, esiste solo ciò che ha subito il "bacio" di una telecamera, perchè la realtà è oramai (quasi) un inutile retaggio, una fastidiosa abitudine agganciata alla rappresentazione televisiva. Definirlo il canovaccio della notizia è pure troppo ottimistica associazione. Che tristezza. Uno dei maggiori mali degli italiani è quella di aver perso la capacità di ragionare in proprio, di avere una mentalità critica. E dire che se avessimo per tutte le notizie un decimo dello spirito critico che abbiamo avuto per Donadoni (benchè probabilemente meritato), saremmo più civili degli svizzeri. Rimango fondamentalmente convinto che l'attuale regime, in fase di definizione, se presentato nella sua interezza, difficilmente potrebbe essere condiviso dalla maggioranza più uno degli italiani.

Sentendo il telegiornale regionale la curiosità di un sondaggio mi ha colpito. Siamo in Trentino. Elezioni provinciali alle porte (si fa per dire , manca un anno). Il sondaggio prevedeva una serie di domande su orientamenti di voto e giudizio sugli attuali amministratori: risultati maggioranza degli elettori propensi al centro destra, e ottanta per cento della popolazione abbastanza o molto convinti della bontà dell'operato dell'attuale giunta di centro sinistra. Bhò?? Sarà che questi trentini sono così propensi al nuovo, che comunque vale la pena di abbandore un qualcosa che funziona. Aspetterò una delle prossime edizioni del telegiornale per farmi spiegare il perchè di una dinamica così "apparentemente" impazzita.
Io sono convinto che anche qui "biscione" ci cova. Io la TV la proibirei per legge.

La cosa disarmante è che questa volontà di mentire e di affermare le proprie verità dogmatiche, sta prendendo sempre più piede. Abbiamo il politico arrestato che accusa di essere ladri i propri accusatori ( e ci siamo abitutati); abbiamo il ciclista che dice di non essere dopato, anche se colto in fragranza di punturone ( e ha almeno il buon gusto di non dire che sono dopati i giudici); abbiamo l'amministratore delegato che dice che l'impresa è una solida realtà con un futuro luminoso ( ma non si fanno contratti più lunghi di sei mesi); abbiamo il collega che si ammazza di lavoro (ma poi la riunione spostiamola di qualche giorno che fra un giorno di ferie e uno di malattia ultimamente non si trova tempo per fare il punto della situazione), e si potrebbe scendere nella realtà per trovare mille e più esempi di come oramai ci si sente liberi di affermare qualsiasi cosa, tanto non siamo più abituati a chiedere le prove (sarà per questo che dobbiamo avercela tanto con i magistrati, che ancora ci fanno qualcosa).

Io li sculaccerei: a me ha insegnato molto da bambino quando, sporco di marmellata, affermavo di non averla toccata.

martedì 15 luglio 2008

Il Perchè

Perchè questo blog ha come sotto-titolo "Liberi pensieri di un quasi emigrato??

Perchè è oramai un anno che penso seriamente, e molto più tempo che vaneggio, l’idea di abbandonare questo paese e cercare fortuna, come tanti emigranti, all’estero. Certo non parlo di fare la valigia di cartone e partire alla ventura, alla volta delle America o della Germania, come gli italaliani nei momenti di depressione di tanti anni fa.

E non sono solo le motivazioni economiche, visto che certo non passo un gran periodo, ma certo sono lontano dal piangere miseria, a spingermi lontano da un paese che amo, nonostante tutto, perchè qui sono le mie radici, qui è la gente che amo, qui ho parenti, amici, affetti, ricordi e tutto quello che si può accumulare in una vita. (Fortunatamente il mio amore è abbastanza folle da considerare l’idea di seguirmi!!).

E’ il fatto che non capisco più la mia gente, a partire dal mio vicino di casa, ai romani (sono di Roma), ai laziali, ai centro- italioti, fino al più lontano degli Italiani. Non capisco cosa sia successo a questo paese, che non ha mai brillato per senso civico, ma non credo abbia mai toccato un fondo così basso come società, insieme di persone che dovrebbero stare insieme per un motivo, per un benessere comune, per una comune capacità di proteggersi e crescere in un insieme, di storia, pensieri e radici, che si fonde in una parola , scegliete voi se preferite Popolo o Nazione.

Qui ci si ammazza per niente, ci si scanna per un parcheggio, ci si manda a quel paese per motivi di una futilità disarmante. Per carità l’Italia è il paese dei mille campanili. Le rivalità che possono passare, ad esempio, fra gli abitanti di due paesini limitrofi, scegliete voi in quale regione, possono raggiungere vette degne dei migliori odi razziali o religiosi. Ma questa è la nostra mentalità, e quando ce n’é stato bisognosono divisioni superate, lussi per tempi buoni.

Dove sono finiti i racconti dei nonni, di gente che per aiutare un partigiano, se non un americano o un ebreo, rischiava la vita. Sono passati 60 anni, possibile che in questa scureggia di tempo tutto sia così diverso?

Veramente ci siamo ridotti alla peggiore democrazia europea (ed è meglio non allargare il confine del paragone perchè pure in Africa o in Sud America oramai molti ci cominciano a superare) così rapidamente. Veramente abbiamo abdicato al ruolo di popolo di raccomandati, truffatori, piazzisti, calciatori, veline, ma soprattutto di cafoni ignoranti, in cui la nostra migliore qualità è la raccomandazione dell’amico/parente più importante che abbiamo? Io ho 32 anni e mi ricordo di essere cresciuto in un mondo diverso. 32 ANNI¸se prima era una scureggia, adesso siamo al pensiero del peto. E ribaltando il concetto, ho 32 ANNI, come è possibile che faccia discorsi che si addicono molto più alle vecchiette che si incontrano in chiesa??

Io non capisco. Non capisco davvero.

E se non riesco a capire, credo che dovrò andarmene, perchè oltre a non capire, io non accetto questo stato di cose, e mi ritrovo impotente a subirlo, a combatterci ogni giorno, a farmi rubare energie che potrei dedicare a cose molto migliori.

lunedì 14 luglio 2008

Cominciamo con le dichiarazioni

Come mi insegnò la mia professoressa di storia, che a parte qualche incertezza sulla parola interpretare era una buona insegnante, le informazioni di parte non sono sbagliate in sè, anzi.
Se la persona che parla riporta fatti, interpretazioni e rende esplicito il suo punto di vista, allora sia ha anche un'informazione più completa.

A questo voglio attenermi, vediamo se ho imparato la lezione.
Chi scrive è un comunista (ohhhhhh), certo forse più affine alle idee utopiche di Marx che a Lenin e a Stalin, assolutamente non convertito ai DS, ma tanto meno alla "Rifondazione" in cachemere. (Confesso una volta ho votato PDCI, ma poi mi sono ripreso).
Non mi considero un'estremista, ma sicuramente sono lontano dall'essere un moderato. In questi tempi di buffoni, piazzisti, imbecilli e venduti sono rimasto affine a due soli personaggi : Beppe "il mito" Grillo, e quella persona onesta che è Antonio Di Pietro, con cui magari ci sono delle belle divergenze (vedi G8), ma almeno è uno che ha ancora il coraggio di andare sul trattore e non solo in "trattoria" (Vedi le ultime su Del Turco e il capretto da 12 milioni di Euro).

Posso considerarmi super partes in questo momento perchè mi fanno schifo tutti, e se qualcuno perderà del tempo a leggermi se ne accorgerà.
Sono pochissimi i politici, gli uomini pubblici, o in generale le persone che meritano ancora rispetto. E badate bene che mi considero molto informato, fra internet, giornali, libri radio, amici, passanti (e se proprio mi avanza del tempo) TV. (ops, scusa Santoro)

Si perchè, sempre per dovere di cronaca, mi informo molto, da Travaglio a Feltri, quindi mi pare di prendere veramente tutto lo scibile del bene (poco) e del male (praticamente tutto) dell'informazioni italiana. (Qui ci sta una lacrimuccia sia per Biagi che per Montanelli).

Ok con questa credo proprio che l'introduzione al blog possa considerarsi conclusa.
La parte noiosa me la sono tolta, adesso potrò buttarmi nei post veri e proprio, anche perchè non passa giorno che ci sia motivo di lamentarsi un po' di più.

Bella

giovedì 10 luglio 2008

Signori e Signore Buonasera

Ci siamo:
rullino i tamburi, squillino le trombe, fuoco alle polveri, si stappino spumanti e champagne, si taglino nastri e se qualcuno ha in mente altre cerimonie di apertura, può aggiungere liberamente.

Entro nel mondo dei blogger, comincio a dire la mia, mi espongo al "popolo di internet", lancio i miei pensieri nella rete e finalmente libererò dall'inquinamento acustico le orecchie di tanta gente che pazientemente ascolta i miei sproloqui politici, filosofici e morali da tanto tempo (Alias nobile per definire terribili pipponi).

Sono una persona che vive male nel "bel paese", che non fa nulla per nasconderlo e che quindi si lamenta in continuazione di ciò che succede in giro, anzi forse peggio, perchè sono un onnivoro di brutte notizie, che poi riversa a valanga ogni voltà che può, soprattutto che si innesca con una facilità disarmante: per la serie "cento lire per farti partire, un milione per fermarti".

Ed è proprio per non farmi ripetere più "ti prego basta", o per non pentirmi, mai abbastanza però, delle facce impaurite, sbigottite e sempre più spesso annoiate, che sfogherò su queste pagine i miei pensieri, i miei malumori e i miei lamenti, per salvare amore ed amicizie prima che sia troppo tardi. Qui scaricherò le frustrazioni di una persona che non nè può più di questa italia (la i è minuscola volutamente) e che cerca un modo di sfogarsi.

Non sono così umile da dire che non mi interessa il pubblico che mi leggerà, spero che qualcuno lo faccia, che commenti, a quel punto posso essere sicuro che " se la sarà cercata". E poi che senso avrebbe scirvere un blog se non speri di essere letto. Ho tanti difetti, ma non mi considero un ipocrita.Gli argomenti sono così tanti che non sarà un problema sporcare queste pagine con tanti argomenti. Beppe comincia a tremare!!! :-)

Bhè come inizio mi fermo qui, non voglio esagerare fin dal primo post, ci sarà modo e tempo.

Un saluto