sabato 19 luglio 2008

E' tutto a posto, non c'è più la monnezza

Notizia del giorno è la generale "ripulita" di Napoli. E' "finita 'a munnezza". Servizi in pompa magna (manca che ci chiamino porta a porta per avvisarci, casomai ci fosse sfuggito). Spero che sia vero. In ogni caso so distinguere il giornalismo dalla propaganda; ho la fortuna di avere "informatori" in loco, e quindi mi farò dire. Mantengo vivo il gusto di chiedere a chi sa, tante volte ci fosse una cattiva informazione. (Per distrazione, non sospetterei mai che possa essere per volontaria scelta). Il dubbio mi rimane, ma è quasi inutile. Già solo il pre-confezionamento, la strategia, il rullo di tamburi e i fuochi di artificio che accompagnano il lieto evento, chiarisce che il motore propulsore del tutto è solamente la resa mediatica della notizia.

Si sa che oramai, per ignoranza e stupidità, esiste solo ciò che ha subito il "bacio" di una telecamera, perchè la realtà è oramai (quasi) un inutile retaggio, una fastidiosa abitudine agganciata alla rappresentazione televisiva. Definirlo il canovaccio della notizia è pure troppo ottimistica associazione. Che tristezza. Uno dei maggiori mali degli italiani è quella di aver perso la capacità di ragionare in proprio, di avere una mentalità critica. E dire che se avessimo per tutte le notizie un decimo dello spirito critico che abbiamo avuto per Donadoni (benchè probabilemente meritato), saremmo più civili degli svizzeri. Rimango fondamentalmente convinto che l'attuale regime, in fase di definizione, se presentato nella sua interezza, difficilmente potrebbe essere condiviso dalla maggioranza più uno degli italiani.

Sentendo il telegiornale regionale la curiosità di un sondaggio mi ha colpito. Siamo in Trentino. Elezioni provinciali alle porte (si fa per dire , manca un anno). Il sondaggio prevedeva una serie di domande su orientamenti di voto e giudizio sugli attuali amministratori: risultati maggioranza degli elettori propensi al centro destra, e ottanta per cento della popolazione abbastanza o molto convinti della bontà dell'operato dell'attuale giunta di centro sinistra. Bhò?? Sarà che questi trentini sono così propensi al nuovo, che comunque vale la pena di abbandore un qualcosa che funziona. Aspetterò una delle prossime edizioni del telegiornale per farmi spiegare il perchè di una dinamica così "apparentemente" impazzita.
Io sono convinto che anche qui "biscione" ci cova. Io la TV la proibirei per legge.

La cosa disarmante è che questa volontà di mentire e di affermare le proprie verità dogmatiche, sta prendendo sempre più piede. Abbiamo il politico arrestato che accusa di essere ladri i propri accusatori ( e ci siamo abitutati); abbiamo il ciclista che dice di non essere dopato, anche se colto in fragranza di punturone ( e ha almeno il buon gusto di non dire che sono dopati i giudici); abbiamo l'amministratore delegato che dice che l'impresa è una solida realtà con un futuro luminoso ( ma non si fanno contratti più lunghi di sei mesi); abbiamo il collega che si ammazza di lavoro (ma poi la riunione spostiamola di qualche giorno che fra un giorno di ferie e uno di malattia ultimamente non si trova tempo per fare il punto della situazione), e si potrebbe scendere nella realtà per trovare mille e più esempi di come oramai ci si sente liberi di affermare qualsiasi cosa, tanto non siamo più abituati a chiedere le prove (sarà per questo che dobbiamo avercela tanto con i magistrati, che ancora ci fanno qualcosa).

Io li sculaccerei: a me ha insegnato molto da bambino quando, sporco di marmellata, affermavo di non averla toccata.

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