domenica 20 luglio 2008

Fegato e Struzzi

Nella situazione in cui ci troviamo incontro un bel po' di persone che, sopraffatte dagli eventi, di trovano come me a dover decidere cosa fare: farsi scoppiare il fegato o infilare la testa nella sabbia come struzzi.

Sono queste le due scelte che mi trovo a fronteggiare ogni giorno: leggere l'ennesimo blog o articolo pieno di cattive e terribili notizie, l'ennesimo libro che mi chiarisce un pezzettino di più della dittatura attualmente in atto, oppure fregarmene: vado al mare e chi s'è visto s'è visto.

Appartengo alla categoria che ha il fegato abituato a soffrire e fino a che non deciderà di cambiare padrone (e lo capirei anche per altri motivi) credo che troverò la forza per informarmi, rompere al prossimo, e fare il mio dovere (mai abbastanza per carità)!!

Certo io sono una persona fortunata: cresciuto in una famiglia benestante e che ha puntato sulla cultura per darmi gli strumenti per stare al mondo, posso permettermi il lusso, perchè oramai di questo si parla, di avere un impegno, portare avanti le mie idee e avere gli strumenti per non abboccare a tutte le bugie che girano. (Bhè anch'io ci ho messo del mio)
Magari cerco di essere anche un po' cittadino (d'Italia e del Mondo).

Una volta ero più morbido con chi non ce la faceva e decideva di fregarsene del pubblico, pensando a sè steso/a e cercando di sbarcare il lunario in questi tempi difficili. Credo che anche questa strategia sia meditata. Se sei preso nel sopravvivere è difficile riuscire anche a vivere (contratti a progetto); se non hai cultura non hai gli strumenti per capire che il Totti-pensiero non ti porterà lontano (e non è un caso il progressivo disfarsi della scuola o di ogni possibile valore, dagli ideali alla religione. Consiglio l'ascolto di "Pimpami la storia" di Caparezza).

Riuscire ad interessarsi ad altro, rischiare esprimendo il proprio pensiero (che sia politico o contro il dataore di lavoro, ad esempio), avere il coraggio delle proprie idee non è per pochi fessi. Capite che deve essere per tutti. Un paese di cittadini non si fà opprimere come un paese di veline e calciatori.

Ho amici e amiche che hanno una vita difficile per motivi diversi e quindi non mi sono mai sentito di condannare chi semplicemente se ne fregava, pensando che tanto le cose sono sempre andate così, che non cambieranno per il loro operato e che se sono sopravvissuti i nostri genitori, sopravviveremo pure noi. (Sono totalmente intollerante verso chi lo fa per semplice stupidità)

Adesso credo di non potere più dare questo beneficio a nessuno. Prima di tutto ai tanti ignoranti ( e lasciamolo solo nel senso "ignorano", prima di prendere accezzioni più generali) che subiscono due spicci di informazione e rimangono neutrali rispetto alla situazione. Preferisco (quasi) chi condivide il Berluska pensiero (ingredienti: menzogna, sopraffazione, assoluta mancanza di responsabilità, sopraffazione del prossimo. Consigliata sopra una spuzzata di onnipotenza), almeno posso catalogarli nel campo degli avversari. Gli inermi non possono più permettersi questo lusso, altrimenti saranno complici (perchè di questi tempi il sielnzio e assenso).

Signori e signore della categoria, prima che sia troppo tardi, rendetevi conto che presto ci troveremo in una situazione di conclamata sudditanza, in cui ci mancheranno anche le più elementari conquiste sociali, come il diritto a decidere chi ci governa, la possibilità di esprimere il nostro pensiero (adesso si limitano solo a distorcere e nascondere chi non fa parte del gioco), la possibilità di scegliere buona parte della nostra vita (dal lavoro, fino a non so cos'altro).

Quel giorno è sempre più vicino, vi consiglio di prepararvi.

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