martedì 15 luglio 2008

Il Perchè

Perchè questo blog ha come sotto-titolo "Liberi pensieri di un quasi emigrato??

Perchè è oramai un anno che penso seriamente, e molto più tempo che vaneggio, l’idea di abbandonare questo paese e cercare fortuna, come tanti emigranti, all’estero. Certo non parlo di fare la valigia di cartone e partire alla ventura, alla volta delle America o della Germania, come gli italaliani nei momenti di depressione di tanti anni fa.

E non sono solo le motivazioni economiche, visto che certo non passo un gran periodo, ma certo sono lontano dal piangere miseria, a spingermi lontano da un paese che amo, nonostante tutto, perchè qui sono le mie radici, qui è la gente che amo, qui ho parenti, amici, affetti, ricordi e tutto quello che si può accumulare in una vita. (Fortunatamente il mio amore è abbastanza folle da considerare l’idea di seguirmi!!).

E’ il fatto che non capisco più la mia gente, a partire dal mio vicino di casa, ai romani (sono di Roma), ai laziali, ai centro- italioti, fino al più lontano degli Italiani. Non capisco cosa sia successo a questo paese, che non ha mai brillato per senso civico, ma non credo abbia mai toccato un fondo così basso come società, insieme di persone che dovrebbero stare insieme per un motivo, per un benessere comune, per una comune capacità di proteggersi e crescere in un insieme, di storia, pensieri e radici, che si fonde in una parola , scegliete voi se preferite Popolo o Nazione.

Qui ci si ammazza per niente, ci si scanna per un parcheggio, ci si manda a quel paese per motivi di una futilità disarmante. Per carità l’Italia è il paese dei mille campanili. Le rivalità che possono passare, ad esempio, fra gli abitanti di due paesini limitrofi, scegliete voi in quale regione, possono raggiungere vette degne dei migliori odi razziali o religiosi. Ma questa è la nostra mentalità, e quando ce n’é stato bisognosono divisioni superate, lussi per tempi buoni.

Dove sono finiti i racconti dei nonni, di gente che per aiutare un partigiano, se non un americano o un ebreo, rischiava la vita. Sono passati 60 anni, possibile che in questa scureggia di tempo tutto sia così diverso?

Veramente ci siamo ridotti alla peggiore democrazia europea (ed è meglio non allargare il confine del paragone perchè pure in Africa o in Sud America oramai molti ci cominciano a superare) così rapidamente. Veramente abbiamo abdicato al ruolo di popolo di raccomandati, truffatori, piazzisti, calciatori, veline, ma soprattutto di cafoni ignoranti, in cui la nostra migliore qualità è la raccomandazione dell’amico/parente più importante che abbiamo? Io ho 32 anni e mi ricordo di essere cresciuto in un mondo diverso. 32 ANNI¸se prima era una scureggia, adesso siamo al pensiero del peto. E ribaltando il concetto, ho 32 ANNI, come è possibile che faccia discorsi che si addicono molto più alle vecchiette che si incontrano in chiesa??

Io non capisco. Non capisco davvero.

E se non riesco a capire, credo che dovrò andarmene, perchè oltre a non capire, io non accetto questo stato di cose, e mi ritrovo impotente a subirlo, a combatterci ogni giorno, a farmi rubare energie che potrei dedicare a cose molto migliori.

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