lunedì 14 luglio 2008

Cominciamo con le dichiarazioni

Come mi insegnò la mia professoressa di storia, che a parte qualche incertezza sulla parola interpretare era una buona insegnante, le informazioni di parte non sono sbagliate in sè, anzi.
Se la persona che parla riporta fatti, interpretazioni e rende esplicito il suo punto di vista, allora sia ha anche un'informazione più completa.

A questo voglio attenermi, vediamo se ho imparato la lezione.
Chi scrive è un comunista (ohhhhhh), certo forse più affine alle idee utopiche di Marx che a Lenin e a Stalin, assolutamente non convertito ai DS, ma tanto meno alla "Rifondazione" in cachemere. (Confesso una volta ho votato PDCI, ma poi mi sono ripreso).
Non mi considero un'estremista, ma sicuramente sono lontano dall'essere un moderato. In questi tempi di buffoni, piazzisti, imbecilli e venduti sono rimasto affine a due soli personaggi : Beppe "il mito" Grillo, e quella persona onesta che è Antonio Di Pietro, con cui magari ci sono delle belle divergenze (vedi G8), ma almeno è uno che ha ancora il coraggio di andare sul trattore e non solo in "trattoria" (Vedi le ultime su Del Turco e il capretto da 12 milioni di Euro).

Posso considerarmi super partes in questo momento perchè mi fanno schifo tutti, e se qualcuno perderà del tempo a leggermi se ne accorgerà.
Sono pochissimi i politici, gli uomini pubblici, o in generale le persone che meritano ancora rispetto. E badate bene che mi considero molto informato, fra internet, giornali, libri radio, amici, passanti (e se proprio mi avanza del tempo) TV. (ops, scusa Santoro)

Si perchè, sempre per dovere di cronaca, mi informo molto, da Travaglio a Feltri, quindi mi pare di prendere veramente tutto lo scibile del bene (poco) e del male (praticamente tutto) dell'informazioni italiana. (Qui ci sta una lacrimuccia sia per Biagi che per Montanelli).

Ok con questa credo proprio che l'introduzione al blog possa considerarsi conclusa.
La parte noiosa me la sono tolta, adesso potrò buttarmi nei post veri e proprio, anche perchè non passa giorno che ci sia motivo di lamentarsi un po' di più.

Bella

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