lunedì 1 settembre 2008

AlItaliAddio

Volevo scrivere di Alitalia dopo aver letto la vergognosa intervista di Colannino a Repubblica di qualche giorno fa. (Non la trovo più sul sito del giornale e non posso mettervi il link, forse sarà stato un piccolo rigurgito di dignità!!).

Poi ho letto quello che ha scritto Travaglio sul blog del buon Beppe.

Non c'è niente da aggiungere, se non che l'Alitalia è solo l'anticamera di quello che non vediamo del nostro paese. Siamo "decotti", finiti, abbandonati allo strapotere di PD e PDL o di Berlusconi, la peggiore disgrazia che sia capitata a questo vile e malcapitato paese.

Mai come oggi sento l'impotenza di essere un misero cittadino. Spero che questo paese giunga al più presto alla consapevolezza che deve fare piazza pulita, con qualsiasi mezzo, di questi governanti da strapazzo, che si liberi da questa dittattura senza fucili (per il momento), che abbia il coraggio di fare un salto nel vuoto, drammatico e con conseguenze imprevedibili, ma comunque che rappresenta un dubbio di fronte ad una sconsolante certezza di declino e povertà, di cui abbiamo visto solo la punta dell'iceberg.

Ladri, approffittatori, bugiardi, mafiosi e bestie, questo ci è capitato in sorte e questo abbiamo. Non so se questo sventurato paese si sia meritato tanto, forse no (ma solo perchè veramente abbiamo di fronte uno schifo che non era immaginabile).

Me ne sbatto della democrazia, me ne sbatto di quella massa di ignoranti, vili o solidali che accetta tutto questo e me ne frego che sia la maggior parte del paese (sempre che sia vero). Ai bambini non di danno armi perchè si farebbero male, a queste persone non si dovrebbe dare il voto perchè non lo meritano, visto l'uso che ne hanno fatto.

Se due tette e un culo sono bastati a farvi abdicare davanti alla decenza e sono stati sufficienti a farvi votare il più grande piazzista di tutti i tempi, non meritate la considerazione di essere chiamati cittadini, non ne avete la capacità critica e la dignità morale.

E non è una scelta di parte. In questo momento tutti, senza nessuna esclusione, anche di quel barlume di buono che c'è in parlamento (mi perdonino, ma da persone intelligenti forse capiranno), devono essere deposte e sottoposte al un giudizio, anche violento, del popolo.

Nuovi rappresentanti, scelti dal popolo "VERO" prendano il loro posto e facciano tornare la politica ad essere lo strumento di benessere e accordo di una società, di un popolo, di una nazione, fino a che questi concetti abbiano ancora un vago senso, fino a che anche quei pochi che hanno il coraggio di non accettare, abbandonino questa nave al suo triste destino.

Fino a quel giorno vergognatevi, perchè non basteranno i grazie e gli applausi a quelle idee e a quelle persone che riusciranno a sovvertire tutto questo.

Nessun commento: