mercoledì 27 agosto 2008

Avanti il prossimo

Il rientro alle normali attività post estive mi ha fatto ricadere in tentazione. Nonostante i buoni propositi mi sono ritrovato a discutere di politica con un adepto dello "Zio Silvio" (parole sue non mie).

Purtroppo per la mia fragile forza di volontà era anche del tipo peggiore, il tifoso ultrà. Ho passato quindi due buone orette a sorbirmi i soliti luoghi comuni sull'imprensentabilità di Prodi, sui comunisti che predicano bene e razzolano male, su come quelli di sinistra non vogliono fare niente e avere la pancia piena e bla bla bla bla.

Ammetto che ne ho incontrati tanti (ammetto anche che questo era uno dei più tosti) e rimango sempre basito di come la propaganda agisca su certi individui in maniera profonda. Per spiegarmi meglio faccio alcuni esempi:

- "Prodi è impresentabile e ci fa fare pessima figura in Europa". Il mago del marketing qui si è superato. Forse una delle migliori interpretazioni. E' vero che la scena del Berluska che da del capò ad un deputato socialista tedesco è girata molto poco in TV da noi, ma non è una notizia da poco o che non si sia saputa. Inoltre (e qui è il primo cervello OFF della serata), Prodi è stato chiamato alla presidenza della comunità europea subito dopo degli scandali di corruzione proprio per l'integrità che rappresentava. Non è mia intenzione erigere un monumento alla memoria, ma qui ci sono fatti.

- "Beppe Grillo ha fatto i milioni parlando male di Berlusconi". Anche in questo caso non ho il neneficio di informazioni certe (non ho i 740 di Beppe degli ultimi 10 anni). Al di là del fatto che guardo poco a queste cose (ad averne di politici che si arrichiscono facendo correttamente il loro lavoro), apprezzo l'operato del buon Beppe e le battaglie che porta avanti e soprattutto a capire come si possa sostenere che è meglio una persona che dichiarò di entrare in politica perchè altrimenti sarebbe fallita e sarebbe stata arrestata (uno dei pochi atti di onestà del Berlusca). (Secondo momento di cervello OFF).

- "I comunisti vogliono che tutto sia di tutti, poi se hanno una cosa se la tengono per sè". Credo che sia dai tempi di Don Camillo e Peppone che non sentivo un così alto momento di analisi sociale, ideologica e politica (con tutto il rispetto a Fernandel e Gino Cervi e relativi grandissimi personaggi e films). L'aver trasformato la parola comunista in una parolaccia è una delle cose per cui detesterò maggiormente il Berluska. Non sono un comunista (credo che molte intuizioni alla base del pensiero di Karl Marx siano tutt'ora molto valide, ma ho anche il buon gusto di non dimenticarmi di cosa insegna la storia), ma sostenere che invece un imprenditore sia qui per farci tutti ricchi, guadagnando e ridistribuendo (vi ricordo che parliamo di imprenditori non di ladri in calzamaglia nella foresta di Sherwood) sia un atto che nei momenti di maggiore buonismo definirei da dementi.

Questo è il mio piccolo contributo alle testimonianze di come esista un quarto potere e di come agisca su molti. E' un fenomeno indiscutibile e che purtroppo sfrutta la passività mentale che mediamente è presente negli italiani. Se fossimo più attenti e critici, se non fossimo assuefatti a certi linguaggi e a prendere per buono tutto ciò che ci viene propinato, se fossimo capaci di essere una massa pensante e non pecorona (la battuta viene facile) probabilemente non saremmo italiani. ( e spero prima o poi che mi sia dimostrato che questa è una battuta).

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